Tizianogioiellieri
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Giovedì 19 Settembre 2013
Eri bellissimo...come sempre.
Ti ho raccontato delle mie riflessioni...che mi hanno portato a prendere un'altra strada...
Avevi gli occhi lucidi...poi quando mi hai preso le mani...tremavano.
Io ti ho baciato una mano...Tu hai gradito e hai voluto che lo rifacessi.
Mi hai detto che ci sarai sempre per me.
Lo stesso vale per me.
Lo sappiamo...è così.
Vederti così mi ha aperto un buco nel cuore...
Ti sto sognando tutte le notti...e sono molto turbata.
Non pensavo fosse così difficile allontanarmi da te..vivere senza appartenerti.
Non pensavo mi rimescolasse dentro tutta questa angoscia.
Te l'ho scritto ieri...
e la tua risposta è stata dolce,bella e sensata.
Vuoi che io sia felice.
Speriamo...
Nel frattempo penso a tutti i bei momenti vissuti insieme...
sogno di averti sempre al mio fianco...
Lui mi piace...certo...ma non vale nemmeno una tua unghia del piede.
Di uomini come te in giro non ce ne sono.
Una carezza Mio Amato.
Nel mio cuore sarò sempre tua...inutile.
SdS
Windows Threshold: Il ritorno del tasto Start
E dopo il “falso Start” di Windows 8.1, pare che con Threshold sia la volta buona che il tasto Start ritorni in tutto il suo splendore o almeno questo è quanto sostiene Mary Jo Foley di ZDNet.
Il ritorno del tasto Start
Con Windows Threshold i sistemi operativi saranno 3, il primo basato sull’ambiente Modern, installato non solo su PC e tablet con chip ARM e Intel ma anche su smartphone e tablet, il secondo invece chiamato Metro Style non è ottimizzato per l’esecuzione di applicazioni Win32 per questo la vecchia interfaccia verrà eliminata definitivamente e il terzo e ultimo sistema chiamato Enterprise Consumer traditional potrebbe vedere nuovamente il ritorno del tasto Start.
A differenza dello Start di Windows 8.1 che del menu ha solo l’icona, con il sistema operativo Enterprise gli utenti si ritroveranno tutte le feature di Windows 8 eccetto la Metro ma con la barra di Start vista fino a Windows 7. In altre parole sarà come ritrovarsi un Windows 7 ma con tutte le potenzialità di 8. Per ora sono solo chiacchiere, voci di corridoio, per questo vi invitiamo ad attendere una conferma o smentita prima di esaltarvi.
Windows Threshold in realtà secondo quanto ha affermato Microsoft tempo fa è un gruppo di aggiornamenti previsti non solo per Windows ma anche per Xbox One e Phone. L’idea dei tre sistemi operativi da cui prende anche il nome “Threeshold” è stata buttata li da ZDNet.
Windows e Start di nuovo insieme
Fino a Windows 7 era possibile grazie al tasto Start accedere al menu dove risiedevano tutte le applicazioni installate, con Windows 8, Microsoft ha deciso inizialmente di eliminare il tasto Start ma di introdurlo successivamente con 8.1 anche se si tratta solo dell’icona, una volta cliccato su di essa apparirà l’odioso menu “Metro Style”.
Cosa ne pensate del ritorno del tasto Start?
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Tienimi stretta
Inferno - Seconda parte
Sono desta. Si sono desta. Stropiccio gli occhi e accavallo le gambe poggiandole sul tavolino, davanti il divano. Le cosce scoperte dai pantaloncini sono appena abbronzante e fa caldo già a prima mattina, anche sotto la canotta leggera. Guardo l'orologio. Proprio prima mattina non è. Avevo bisogno di dormire. Socchiudo un attimo gli occhi e cerco di ricordarmi del sogno appena fatto. So che sei vicino. Che stai per ricomparire. Sento sempre quando stai per ricomparire.
Invictus di William Ernest Henley
Invictus Dal profondo della notte che mi avvolge, Nera come un pozzo da un polo all'altro, Ringrazio qualunque dio esista Per la mia anima invincibile. Nella feroce morsa della circostanza Non ho arretrato né gridato. Sotto i colpi d'ascia della sorte Il mio capo è sanguinante, ma non chino. Oltre questo luogo d'ira e lacrime Incombe il solo orrore delle ombre, E ancora la minaccia degli anni Mi trova e mi troverà senza paura. Non importa quanto stretto sia il passaggio, Quanto piena di castighi la vita, Io sono il padrone del mio destino; Io sono il capitano della mia anima. William Ernest Henley |
Promoted Work: Rene de Haan - Mooi
Rene de Haan has just released his first book. It’s a large format collection of his photographs; the book is available as a limited edition from his website. The book is independently published and is worth supporting.
Rene is based in Amsterdam, The Netherlands.
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Scarpe troppo nuove
Pensione
Oggi voglio tirarmi i vaffanculo addosso. Così, per divertimento.
In un paese che si indigna all’unisono ogni qual volta un giornale o un portale internet menziona a caso (e spesso a cazzo) tagli, riduzioni, tetti massimi alle pensioni, agli assegni, agli accompagnamenti di quei simpatici ingordi delle generazioni che ci precedono – perchè amici, di questo si tratta – io qui voglio cantarla con tutt’altra melodia: che si fottano
Con massima cordialità e rispetto, intendo, ma il caldo suggerimento rimane eccome. Perchè anch’io adoro i miei vecchi come tutti voi, ci mancherebbe, e non mischierei mai discorsi simili con la stima personale, l’affetto, i legami di sangue e/o di convivenza eccetera eccetera, però che se andassero un pò affanculo, ‘sti vecchi che ormai oggigiorno occupano in pianta stabile questo nostro paese. Lamentandosene pure!
Innanzitutto chiedetevi perchè si indignano tutti quando si sente di una qualsiasi riduzione di cinque euro al mese delle pensioni, o dell’allungamento di qualche mese del periodo di lavoro necessario (faccio per dire) e via dicendo. Perchè? Perchè questo senza dubbio è da tempo un paese di vecchi, e ormai anche un paese PER vecchi. Solo per vecchi. Ed ecco spuntare dappertutto centri Auser invece che asili nido. Ecco il diffondersi di eccezioni, strappi alle regole, permessi speciali, pietà a palate per le sedicenti ‘condizioni disagiate’ dei vecchi.
Ma in che film, amici? Innanzitutto facciamo un graaaan bell’inventario, per capire meglio di cosa stiamo parlando: tutti si piangono addosso, ma che mi presentino un bel certificato ISEE, che va tanto di moda oggi. E sincero, mica taroccato. Piangono per che cosa? Vediamo come sono messi, uno per uno, in termini di proprietà immobiliari, per esempio, o mobiliari, le loro attuali agevolazioni, i servizi a sbafo eccetera. Vediamo un pò, sono proprio curioso. Vediamo come hanno smanettato negli anni in termini di condoni e sanatorie ‘una tantum’, in termini di magheggi con residenze e documenti vari. Vediamo cos’hanno ricevuto - con o senza diritto - dallo Stato nei vari decenni, e vediamo cosa oggi lo stesso Stato è in grado di garantire agli ALTRI.
Perchè sapete, cari navigatori e carissimi anziani italici di oggi che vi lamentate in continuazione, esistono anche gli altri in una società. Non solo i vostri pur fondamentali (per voi) interessi personali, i vostri conticini, le ansie, le manie, le file che volete saltare, la roba che ancora oggi pretendete di arraffare. E con quelle maniere insopportabili, tra l’altro. Ma chi cazzo vi credete di essere?
Fatevi da parte, piuttosto, e ringraziate politici e Vaticano che vi hanno trattato coi guanti per decenni interi. Pensioni a 35 anni. Edilizia popolare. Mutui come se piovesse. Tutto per mantenere gli status quo di potere di Balena Bianca e chiesa, ovviamente. Tutto senza pensare nemmeno per un attimo al futuro, alle generazioni dopo, a quello che sarebbe stato.
E il risultato lo vediamo tutti, oggi: la devastazione. E quelli che fanno? Ancora che si lamentano.
Ancora che vogliono fregarmi il posto dal panettiere. Che non aspettano, che usano quei modi rozzi solo perchè lo ritengono scontato. Perchè sono anziani.
Allora ascoltate bene, con tutta la serenità di un camionista convertito ormai allo yoga, e con un ampio sorriso stampato in volto:
andate a cagare.
Senza ritorno.
Padre sbagliato – La televisione
Chiunque sia padre o zio (o nonno o babysitter, o al limite pedofilo) sa bene che i bambini, tutti i bambini, sono pazzi per la televisione. Non importa se siete la famiglia più intellettuale e radical chic del pianeta, se avete o non avete la tv a casa (o come spesso accade la nascondete per il mondo esterno, o per l’esattore della tassa Rai, ma ce l’avete eccome, anzi ne avete due), se avete un sacco di bei giochi di società, oppure delle idee meravigliose per intrattenere sempre i mocciosi. Niente di tutto questo è rilevante: i vostri figli (o nipoti ecc.) prima o poi si rincoglioniranno davanti alla tv, e ne vorranno sempre più, in modo sempre più ossessivo, senza sosta, senza fondo. E la cosa vi darà fastidio. Oh, se vi darà fastidio.
Ma non c’è rimedio, sapete? Funziona così, questione proprio genetica, probabilmente. I bambini adorano rincoglionirsi con la tv. È che ne è passato di tempo da quando eravamo noi a rincoglinirci, chi se ne ricorda più? E comnque, con quegli schermi di merda che c’erano una volta, con la gente che ci parlava attorno tutto il tempo, l’audio ridicolo, il rumore di fritto misto dalla cucina eccetera chi riusciva veramente a rincoglionirsi? Nessuno, diciamolo. Oggi invece, con tutta questa qualità di visione e ascolto, hai voglia…
In relazione a tal spiacevole fenomeno infantile il genitore del terzo millennio ha fondamentalmente due strade da seguire, o meglio tre. Eccole:
1* essendo il genitore stesso un patito di tv, un prodotto medio dell’accozzaglia umana degli ultimi cinquant’anni, non gliene frega più di tanto dell’irresistibile carica a piazzarsi davanti allo schermo e sciropparsi n’importe quoi a qualsiasi orario del proprio erede. Anzi. Più cresce, più aumenta l’area di gusti convergenti nei programmi da sciropparsi. Dunque, accesso libero 24/7, o quasi. Attenzione a schifarlo, amici internauti di un certo spessore culturale come il sottoscritto, alla fine forse questo approccio è quello che porta a casa il risultato migliore (incoscientemente, d’accordo)…
2* essendo il genitore un gran bel pezzo di intellettuale, attento alla reputazione, alla salute, all’alimentazione, al politicamente corretto, all’importanza della lettura, della cultura della tolleranza, del rispetto bla bla bla (insomma, tutti noi qui presenti), la televisione è bandita o tollerata a fatica, e dunque non viene somministrata, o solo in occasioni specialissime, solo per poco tempo, solo per certe visioni, solo accanto a un adulto, solo senza sgranocchiare nulla nel contempo eccetera. Insomma, mille paletti a tentar di smorzare il fenomeno della volontà infantile di rincoglionimento. Bene. E i risultati li porta a casa, cotanto impavido genitore? Boh
3* essendo il genitore un amante dell’ibrido (non del brivido), un meticcio, un disilluso, un pratico, un individuo che vuole vivere anche la propria vita, la televisione è permessa al marmocchio a determinate regole, tipo un massimo di orario quotidiano, un determinata fascia oraria e non altre, e via dicendo. In via teorica tale soluzione dovrebbe evitare il tipico fenomeno di voglia matta derivante da divieto (funziona più o meno così per tutto, con noi simpatici umani) e anche il rincoglionimento totale da reiterata, libera esposizione ai raggi gamma emanati dal televisore.
Certo, far rispettare gli accordi nel quotidiano sarà senza dubbio più difficile rispetto a lasciare libero accesso o tenere lo strumento tecnologico sotto apposita tendina nascondente, dunque inizialmente forse vi chiederete: ma chi cazzo me l’ha fatto fare… non potevo scegliere la busta uno o la busta due? Ma nel lungo periodo, amici, questo gran pezzo di gnocco di camionista vi garantisce:
vincerete.
Non avranno più interesse nella tv, un giorno.
Guarderanno youporn o si metteranno mezze nude in bacheca su meetic
Ora dormite sonni tranquilli (con la tv accesa)
Perdendo la vista e Prendendo freddo nel popolo dei GiappoNeve
Ciao vecchie ciabatte,
vi scrivo in diretta da sotto metri di piumino in quel di Tokyo, non che faccia freddo, è solo che ho una sorella che pensa di prender freddo anche solo se le sbadigli in faccia.
Ormai è un mese e mezzo che sono qui, devo dire la verità mi aspettavo qualcosa di completamente diverso. Nella mia immaginazione c'era talmente tanta gente che quando ti affacciavi alla finestra c'era qualcuno a stringerti la mano, anche se sei all'ottavo piano.
Invece, è proprio così. No, gente ce n'è, però sono tutti silenziosi e tranquilli che sembra di star da soli quando cade la neve. Non so perchè debba necessariamente cader la neve però era per far capire quanto sono silenziosi.
Insomma la neve che cade in verità sono giapponesi.
Quindi fatti due conti quando metti fuori la lingua per prendere un fiocco di neve.
Ci sono altre bellissime cose di Tokyo, che mi piace davvero molto contro ogni mia aspettativa, ma da raccontare è lunga e si è fatta una certa.
Io e la sorella che prende freddo stiamo facendo una gara contro il tempo per realizzare due "manga" al prezzo di uno, da consegnare prima di dicembre.
Siccome già il tempo stringe ho deciso di farne uno nello stile che mi da più soddisfazioni, quello che mi impegna almeno tre quarti di giornata e in cui perdo diottrie a manciate.
Vedremo come andrà a finire, se morirò prima io o il manga.
Ultimamente disegno come una pazza furiosa, mi è concessa l'ora d'aria nei week-end, in cui cerco di svagarmi disegnando cose a caso. Come quelle che ho postato.
La prima è Marceline, di Adventure Time, cartone che amo alla follia e che mi ricorda tutti le mattine a monopolizzare il divano e il telecomando di quel santo di moroso che ho.
Il secondo disegno lo posto per parlarvi di una mia dipendenza, che non è nata qui come qualcuno potrebbe pensare. Io adoro i drama giapponesi e coreani! Quindi vendo gli organi per uno straccio di link per "drama streaming sub ita" che non ho ancora visto T.T
Il terzo disegno è un disegno a caso, così per fare.
Ho lasciato un po' da parte la tavoletta grafica e sto riprendendo a disegnare a mano, fare le tavole mi risulta più facile e veloce così. Lo dimostra, appunto il primo disegno interamente fatto a pc e tavoletta.
Basta, non ho niente da dire a mia discolpa.
"Aggiornato, abbiamo aggiornato" come direbbe mia madre, e niente... buona giornata, o serata, o nottata a tutti voi che ci seguite da casa.
Saluti dal Giaccone.
C!
"Come sempre.." (video personale)
TizianogioiellieriSto ascoltando "Harvest" di Neal Young (l'album completo su YouTube QUI). Mi sono ritrovato nell'ascolto di questo album che trasmette un po' di pace e serenità. E amore. Un mare di amore. Stimola, il disco, quella parte di me che non mostro in realtà mai per bene
Puglia 1987 |
Un uragano di scoperte
Simili a Charli XCX, AlunaGeorge e Marina And The Diamonds.
I MS MR gli ho conosciuti grazie alla loro prima canzone tratta dall'album di cui vi parlerò oggi, la canzone si chiama Hurricane e il video è veramente spettacolare.E questa canzone è proprio la mia preferita in assoluto di tutto questo meraviglioso album. Intanto un sound così non l'avevo mai sentito, anche se il genere é indie/alternativo oltre a sembrare proprio di questo genere i MS MR ci mettono qualcosina in più, infatti non è strano che mentre ascoltiate l'album vi sentiate trasportati in un altro pianeta o addirittura vi sentiste un po' nostalgici, come d'altronde è successo anche a me.
Più vado avanti con questo blog e più scopro della bella musica, infatti li ho conosciuti grazie alla serie trash Pretty Little Liars, che almeno ha un vantaggio e cioè quello di avere e di far conoscere della buona musica al grande pubblico.
L'album di debutto di questo duo americano è proprio una piacevole scoperta.
Non siete ancora sicuri di quello che dico? Bene allora eccovi la bellissima Fantasy che vanta un bellissimo video in cui le cheerleaders vomitano glitters.
E che mi dite del sapore vintage di Think Of You? E il video non fa altro che sottolinearlo.
Il meglio dell'abum infatti sono le canzoni di cui ho parlato prima più la bellissima Bones; davvero un bellissimo album...
La lista delle band indie preferite cresce...
Cliccate qui per ascoltare tutto l'album su Youtube.
riflessi inesauribili
foto web |
a chi non riesce a dare senso
ma continua a cercarne i riflessi
sullo specchio ossidato della vita
a chi decide di morire
e a chi sceglie di continuare a vivere
Lettera all’assassino
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addio
http://treccenere.blogspot.com/2013/06/perche-parlare-di-amore-perche-dobbiamo.html
Dissertazione sulle dipendenze.
Sono una persona orribile (edizione speciale)
Questo lo ha scritto mia moglie.
PORNO SUBITO
Tornato a Edimburgo dopo la sua non troppo fortunata parentesi londinese, Simon "Sick Boy" Williamson gestisce un bar e si ritrova pure a fare il regista. Il regista non come Malick, Tarantino e manco come Michael Bay, ma il regista di una pellicola per adulti amatoriale, però con ambizioni professionali. Poco a poco, oltre a lui entreranno in gioco in qualche modo anche tutti gli altri protagonisti di Trainspotting.
Presente pure lui. Ancora più pazzo, violento e pericoloso di un tempo. Appena uscito di galera e assetato di vendetta.
Nei confronti di chi cercherà la vendetta Begbie, così come pure Sick Boy?
Porno è un libro divertente, ma anche molto amaro. Tornare a seguire le vicende di questi disperati, più qualche nuovo personaggio aggiunto come la disinibita zoccoletta Nikkie, è come ritrovare delle vecchie conoscenze. Non degli amici simpatici di cui non potevi fare a meno, piuttosto come dei tizi che conoscevi e che pensavi avessero fatto una brutta fine e invece sono ancora lì, vivi e (più o meno) vegeti, e la curiosità di sapere che stanno a combinare è troppo forte. Nonostante la lunghezza oltre le 500 pagine, Porno si legge con grande velocità e impressionante facilità, una più che piacevole lettura per ingannare l’attesa di vedere cosa ne uscirà dal sequel cinematografico di Trainspotting, diretto ancora da Danny Boyle. Il cast della nuova pellicola vedrà il ritorno dei vari Ewan McGregor, Robert Carlyle, Jonny Lee Miller, Ewen Bremner, così come anche Kelly MacDonald, l’interprete di Diane che pure nel romanzo fa di nuovo capolino. A quanto pare, la versione cinematografica sarà un adattamento molto libero del libro e in ogni caso ci sarà da aspettare ancora parecchio, visto che l’uscita nelle sale è prevista tipo per il 2016. Evidentemente a Danny Boyle e soci piace prenderla con calma, persino più di me.
Poster fan-made trovato in rete, non troppo indicativo di come sarà davvero il film. |
Si potrebbe pensare a Porno come a un libro fuori tempo massimo, a un revival degli anni Novanta, e invece no, sbagliato. Così non è. Non è neanche un nuovo cult assoluto, intendiamoci, Trainspotting resta irreplicabile, eppure la scrittura di Irvine Welsh ha mantenuto la freschezza e l’ironia di un tempo e allo stesso tempo ha aggiunto una ulteriore punta di cattiveria e, sì, di amarezza. I protagonisti non hanno più la sfrontatezza dei ventenni. Sono ancora dei disperati affamati di vita, tossicodipendenti magari non più tanto tossici (beh, Spud sì) ma ancora dipendenti. Dipendenti della coca, dell’alcol, della figa, del successo, soprattutto della voglia di dimostrarsi superiori l’uno all’altro e di fottersi a vicenda. History repeating, la storia si ripete e Irvine Welsh ce li ripropone cresciuti, un pochino maturati, ma alla fine fondamentalmente sono sempre gli stessi stronzi di un tempo.
afa e sangue
le sirene lontane non debbano
a te il loro fragore
in una notte d'afa e sangue insonne
imploro
cerco la cura
per l'avvenire
me stessa
ed il verbo che affoga.
e' nel tacere che avvampa
l'alito dell'errore,
quieto mi parla
spiega:
sei fatta di fuoco, mia signora,
ma inchinati al perdono
sposa cadavere.
esigilo e donalo
in quell'alba d'amore alla quale ti risveglierai.