Che poi, sia chiaro, io non ho nulla contro i cattolici, a parte naturalmente le repliche di Don Matteo sulla RAI che temo si concluderanno solo con l’ elezione di Terence Hill al soglio di Pietro.
Papa Continuavano a Chiamarlo Trinità I. Santo subito, altrimenti ci arrabbiamo.
Divago sempre.
I cattolici, dicevo, non bisognerebbe discriminarli: lasciamo pure che si sposino tra loro. E che adottino bambini. Sulle coppie miste il mio giudizio è incerto ma potrebbe indurmi in tentazione Lorena Bianchetti, una perversione comunque meno abominevole di baciare le reliquie imbalsamate dei santi. Ma perché le ASL non intervengono?
Insomma cerco punti di contatto tra l’ homo sapiens e gli esemplari adulti e consenzienti di cattolico e nel mio errabondare in rete forse ho trovato qualcosa: CDD, Christian Domestic Discipline.
A fronte di una grafica di merda un impianto divulgativo imponente vòlto a dimostrare la supremazia del capofamiglia maschio, come accordata dalle Scritture, in un florilegio di citazioni che dalla Genesi arriva alle lettere di S. Paolo ai Filippesi, ai Tessalonicesi e forse anche ai Casalesi. Mulier taceat in ecclesia è un’ intimidazione di chiaro stampo mafioso.
Partecipanti: sono ammesse coppie etero sposate, ma anche, attenzione, conviventi adulti ufficialmente fidanzati. Niente coppie gay perché la Bibbia non le contempla e quindi non esistono, e per chiudere un’ annosa polemica lo stesso si potrebbe dire del trentesimo scudetto della Juventus.
Come si gioca: vale la regola delle 4 D ( Disobedience, Disrespect, Dishonesty n Dangerous) applicata in crescendo: se Lorena, il nome è di fantasia, sbuffa mentre la rimprovero per non aver spolverato con doveroso zelo la mia collezione di acquasantiere a parete se la caverà con una strofinata di peperoncino sui capezzoli. Ma se ha stornato soldi destinati alla spesa per comprarsi una sottana allora sarà sonoramente sculacciata. E se la sorprendo ancora a presentare il festival di musica per la preghiera al PalaSantarelli di Piattoni (AP) dopo la sculacciata dovrò rinchiuderla nuda nel ripostiglio degli attrezzi finché la mia ira, terribile ma giusta, sarà placata. Considerato che le principali attrazioni del festival sono Suor Paola e l’ educanimatore Gg Cotichella ditemi voi se non sarebbe addirittura il caso di ricorrere al nerbo di bue.
Insomma, di questa pratica devozionale non mi sento di condividere tutto ma bisogna riconoscere che si segnano dei progressi, quantomeno nell’ avere finalmente compreso che Gesù è amore, e quindi anche dolore.
Immagine tratta da PunishedAngels.com, sempre in un’ ottica di dialogo interreligioso.