Shared posts

10 Jul 15:42

Siamo tutti uguali. Ma tu sei meno uguale di me.

by admin
Mario.reiner

Come non essere d'accordo?

moccia2

Potresti trovartelo a votare al seggio, con te

Ho un amico con la terza elementare. Non ha mai potuto partecipare a un concorso pubblico proprio per questo, pur se possiede una cultura “sul campo” smisurata, oltre a essere dotato di intelligenza superiore.
Ma nessuno, neppure lui, trova strano che una persona con la terza elementare appunto, non possa concorrere per un ufficio pubblico. C’è gente che ha studiato, e molto, ed è senz’altro più qualificata di lui.
Certo, quando poi si parla di concorsi per bidello, o inserviente, o magazziniere al Ministero le cose cambiano: credo che in quei casi tutto ciò che si deve dimostrare è capacità e competenza. Dubito sia utile conoscere gli affluenti del Danubio. Oppure il Testo unico sull’ Ambiente, D.Leg.vo 03.04.2006 n.152.
Ma in Italia siamo ormai talmente abituati a fare un concorso su tutto che neppure ci fa troppa specie se per pulire il culo ad una babbiona in ospizio, si debba rispondere a domande di geografia, storia, diritto costituzionale, quantistica.
Gli scandali sono altri, no? E poi meglio una persona preparata che una ignorante, no? Questo a prescindere.

Bene.

Domanda: perché, per il posto di lavoro più importante di tutti, non ci si sottopone ad alcun test? Non si deve dimostrare assolutamente nulla? Si può essere completamente ignoranti, purché capaci di intendere e di volere?
Con anche il rischio che questa totale ignoranza comporti seri problemi all’intero sistema-Paese.
Anzi, la certezza che ciò accada.
Vi pare una cosa plausibile?
Eppure è ciò che accade oggi.
Il lavoro più importante e insieme diffuso è anche quello che puoi svolgere pure se pensi che il Presidente della Repubblica sia scelto da Dio, che l’Italia confini con l’Etiopia, che sia in vigore la pena di morte in Molise (magari già solo per il solo fatto di viverci).

È accettabile tutto questo?

Quale lavoro?
Beh, quello di cittadino. Quello che porta a scegliere le persone che decideranno del destino di un intero Paese. Quello che fa sì che le strade non siano invase dai rifiuti. Quello che ti permette di circolare in auto con una relativa tranquillità perché si conta sul fatto che, in caso di incidente, l’altro cittadino sia assicurato. Quello che in sintesi, crea le regole comportamentali e di vita relazionale.

Ebbene, tu puoi essere cittadino ed esprimere diritto di voto sia che tu sia consapevole delle regole del vivere civile, sia che tu sia un mentecatto che come massima lettura ha l’inserto-Mondiali della Gazzetta.

Puoi mandare in Parlamento gente in grado di fare danni serissimi a intere generazioni, presenti e future: basta che tu sia nato. Un concetto di Ius naturale sviluppatosi quando la cultura era realmente privilegio di pochi.

In sintesi non devi dimostrare un emerito cazzo. Puoi anche non sapere come funzioni il sistema rappresentativo, puoi anche pensare che la magistratura sia un organismo (composto da donne malvestite) che come unico scopo istituzionale ha l’annientamento di Berlusconi, puoi non conoscere i compiti della Corte Costituzionale e pensare invece che la Corte dei Conti sia un apparato nobiliare.

Puoi letteralmente non sapere nulla. E io posso trovarti là, accanto a me, il giorno delle elezioni, ad esprimere un voto. Che avrà lo stesso peso del mio. Che conosco La Corte Costituzionale. Che mi sono documentato sui candidati. Che so chi appoggia l’acquisto degli F35 e chi no. Che ho speso tempo. Tempo. Per capire. Capire chi sia persona degna di rappresentarmi e chi no. Mentre tu giocavi al bar al videopoker. Peraltro perdendo. Tu. Che ti informi solo sul numero delle campane che devono apparire sul gratta e vinci.

Il mio voto vale uno. Come il tuo.

E no, non fatemi pipponi sulla democrazia, sul fatto che pur essendo un pessimo sistema è sempre il migliore e blablabla.
Ci si riempie la bocca solo di una forma di buonismo sociale che alla fine mortifica noi stessi. Perché ci ritroveremo cialtroni al potere. Cialtroni che sì poi saranno rappresentativi del Paese. Ma perché siamo stati noi a permettere che questo accadesse.

Nell’Italia in cui l’Educazione Civica (maiuscolo) è un optional a scuola, possibile che nessuno prenda seriamente in considerazione questa che pare una boutade, quando rappresenterebbe una reale presa di responsabilità, personale e collettiva, e permetterebbe di creare i presupposti per un vero crescere civile?

Parlo del diritto di voto pesato.

Si vota? Sei un cittadino italiano, hai diritto di voto. Anche se sei una capra. Anche se a 45 anni il massimo dell’espressione culturale che ti ho visto comprendere è stato un pallonetto di Neymar. Anche se coi tuoi amici fai la gara di caccole nasali. Anche se l’ultimo Tg che hai visto aveva come conduttore Emilio Fede. Anche se sei Emilio Fede. E queste cose le trovi normali. Essere Emilio Fede, in particolare.
Fai un test. Sei obbligato a fare un cazzo di test. Di cultura. Cultura civica.

Si vota per la regione? Devi sapere che cazzo è una regione! Devi sapere quali regioni ci siano in Italia. Devi sapere che regione non è provincia. Devi almeno subodorare il fatto che chi governa una regione non è la stessa persona che sta a capo della tua città. O del tuo condominio. Non sempre, almeno. Puoi tentennare solo sul Molise, questo è normale.

Si vota per il rinnovo del Parlamento? Tu devi sapere che esistono due Camere. Quanti anni starà là quello che stai scegliendo. Devi sapere che non è che se poi non ti piace gli mandi la disdetta. Devi sapere cosa sia una sfiducia! Devi conoscere le procedure che portano un Primo Ministro a diventare tale. Non nel dettaglio ma quantomeno come linee generali. Sapere che non esiste un diritto di successione familiare, almeno fino al prossimo Lodo Alfano. Devi sapere come è fatto Alfano, ecco! Avere presente i suoi caratteri somatici. Riuscire a distinguerlo da Ghedini.

Devi sapere chi è attualmente a capo del PD.

Sì, questa è difficile, lo ammetto.

Ma devi sapere, perdio!

Se non sai nulla di tutto questo, perché il tuo voto dovrebbe pesare come il mio? Perché solo in questo caso l’ignoranza paga?

Possibile che il voto di un astrofisico impegnato nella ricerca, che si informa quotidianamente sulle problematiche sociali, che sa dove sia il Darfur e ha adottato tre bambini colombiani a distanza, e il voto di Pasquale Sciosciammocca, eroinomane di Scampia, pluripregiudicato, con rari  momenti di lucidità e tre accoltellamenti, manco ricorda se fatti o subiti, pesino allo stesso modo?

Tu, prima di votare, ti metti là e fai un quizzettino. E rispondi a domande di Educazione Civica (maiuscolo).
Sulla base del risultato, il voto avrà un peso.
Al massimo varrà 1. Vorrà dire che hai piena consapevolezza e sei veramente un cittadino responsabile.
Se sbagli, se dimostri che “non hai studiato”, anche qua devi avere delle conseguenze, come in qualunque altro settore della vita.
E allora, magari, se pensi che una “riunione di gabinetto” sia una cacata collettiva al mattino, il tuo voto varrà 0.5.
E allora, magari, se di “Transatlantico” conosci solo il Titanic, il tuo voto varrà 0.8.
E allora, magari, se quando si parla di “membro del Parlamento” ti viene solo qualche battuta scontata tipo Vauro, sei Vauro. Dunque il tuo voto varrà 0.3.

È utopia? È qualcosa di scandaloso? Vauro sì, certo. Ma non certo questa idea di diffondere cultura civica.

Si lede l’intoccabile concetto di suffragio universale? No. Si rendono i cittadini consapevoli dell’importanza che ha l’Educazione Civica (maiuscolo). E del potere che ciascuno possiede.
Potere che molti esercitano in modo disastroso, superficiale, inconsapevole. Ignorante.

Il cialtrone al potere ci va solo se ce lo mette un altro cialtrone.

E ora chiedetemi se sono preparato per la docenza che devo tenere. Perché è giusto così, sono investito da una responsabilità precisa, che sento, vivo.
Per insegnare devo sapere, conoscere e saper trasmettere. Devo superare test, continuamente. Ed ogni docenza è un test a sua volta.
Ed è giusto che sia così.

A votare invece posso essere spogliato da qualunque responsabilità e fare danni inenarrabili.

Il voto della Hack valeva come il voto di quella che controlla l’oroscopo e basa la sua giornata su qualcosa firmata “Branco”, “Paolo Fox” o “Vauro”.

Ed è questo, il più grande oltraggio alla democrazia.

Anche Vauro, certo.

09 Jun 16:23

"Perdonate la mia ignoranza, ma per cosa si menano esattamente fascisti e antifascisti nel 2013? Per..."

by rungia

Perdonate la mia ignoranza, ma per cosa si menano esattamente fascisti e antifascisti nel 2013? Per il semipresidenzialismo alla francese di Enrico Letta? Per gli scontrini del M5S?

Oppure volete dirmi che vanno ancora avanti con le solite cazzate:

“Nun me devi da toccà la memoria e l’onore di Paoluzzo Di Nella, caduto per mano rossa infame nel febbraio del 1983, sinnò te francico de mazzate!”

“Yaaa, facimm’ a guerriglia ncopp’ o centro sosciale occupato e’ fasciste sfaccimm’emmerda!”

Quand’è che troveremo il coraggio di spiegargli che delle loro catapecchie pericolanti a rischio vaiolo, dei loro combattenti sfigati morti a colpi di fionda trent’anni fa, dei loro cortei di 8 persone mentre cerco parcheggio sulla Salaria non gliene frega un cazzo di niente a nessuno?

Sono l’unico a credere che se fasci, no-tav, black-bloc e iscritti alla newsletter di Groupon incanalassero sinergicamente le loro frustrazioni violente in un’ondata di eversione comune contro lo status politico del Paese, acquisirebbero una funzione sociale più dignitosa di quella che espletano portando avanti questa specie di gioco di ruolo per morti di fame in cui si danno pugnetti sulla nuca e poi scappano nei vicoli?

Come se davvero ci fosse bisogno di un movente ideologico per menare Zulù dei 99 Posse.



- Qualcosa del Genere
17 May 13:16

Rompono il finestrino di un'auto in sosta e portano via la borsetta all'interno

by danymosetti@libero.it (Daniela Mosetti)
Mario.reiner

Inquietante

  • CRONACA Gli autori del furto si sono subito dileguati. Ad allertare il 113, la proprietaria del veicolo che si era assentata per una manciata di minuti 
  • 17.5.2013 | 11.47 - Ieri, verso l'ora di pranzo, ignoti hanno infranto il finestrino posteriore sinistro di un’auto parcheggiata in via Capitolina. I ladruncoli hanno prelevato dal mezzo una borsetta da donna che conteneva denaro contante, documenti personali, un cellulare e alcuni effetti personali (foto d'archivio). Ad allertare il 113, la proprietaria del veicolo che si era momentaneamente assentata dall'area di sosta. Sul posto è intervenuto un equipaggio della Squadra Volante; perlustrata la zona, gli agenti non sono riusciti a mettersi sulle tracce degli autori del furto.

12 Apr 09:30

Photo



29 Mar 17:37

Ecco a cosa servono gli antivirus

by Luigi Rosa

I professionisti dell’informatica consigliano sempre di installare un buon antivirus e di tenerlo aggiornato.

Altre persone, che appartengono alla stessa categoria dei 60 milioni di CT della nazionale e 60 milioni di Presidenti del Consiglio, dicono che non serve e snocciolano queste sapienti motivazioni:

  • i virus sono scritti dalle ditte di antivirus;
  • non ho nulla da proteggere;
  • me l’ha detto mio cuggggino che è stato trasferito da poco al reparto computer e telefoni di $società_della_GDO e, quindi, ne capisce;
  • io capisco a sensazione quando il mio PC è infetto senza bisogno di antivirus; [i "tennici sensitivi" sono i più divertenti, NdLR]
  • è troppo caro;
  • mi rallenta il PC;
  • io sono più furbo dei virus;
  • il mio computer è inattaccabile perché ho $sistema_operativo_diverso_da_Windows e i virus li fanno solo per Windows (me l’ha detto mio cugggino che eccetera eccetera).

Ieri BBC e New York Times hanno dato la notizia di un attacco di DDoS contro Spamhaus nell’ambito di una guerra di malviventi contro chi li blocca. Il grosso dall’attacco sarebbe stato un traffico generato contro Spamhaus di 300 Gb al secondo; immaginate ogni due secondi il contenuto di un migliaio di CD-ROM lanciato contro i server di Spamhaus.

Quando si attacca un sito non lo si fa mai da un solo IP o da pochi IP definiti perché la vittima potrebbe tranquillamente bloccare quegli IP sui router di frontiera, fregarsene dell’attacco e continuare la propria attività.

L’attacco di solito è distribuito (la prima D di DDoS) e proviene da molti host coordinati per attaccare un bersaglio in un preciso momento.

E secondo voi quali sono quegli host?

Esatto: sono macchine (server o PC) compromesse da un malware che ha installato un sistema di controllo remoto programmato per restare dormiente finché non arriva un ordine dal cosiddetto “C&C”, il centro di controllo (ricordate Telefon?)

Ho aggiunto deliberatamente anche la categoria dei server (inclusi i server Linux) perché è la più appetibile, in quanto spesso si trovano dietro connessioni con molta banda.

Quindi, per tornare alla domanda di prima, molti host che hanno attaccato Spamhaus sono computer che appartengono a persone (o organizzazioni) abbastanza arroganti e incompetenti da ritenersi inattaccabili da malware assortito. Magari persone che credono che i virus siano ancora quei programmi scritti da studenti universitari burloni che fanno cadere le lettere dello schermo.

Grazie, quindi, ai sapientoni dell’informatica (e, ovviamente, ai loro cugggini) per aver collaborato all’attacco di ieri.